Una ripresa del mercato immobiliare è prevista già nel corso dei primi mesi del 2021, mentre le quotazioni degli investimenti sono destinate a tornare ai livelli pre-Covid entro il 2022. E’ quanto emerso dall’Emea Real Estate Outlook 2021, pubblicato lo scorso dicembre da CBRE, leader al mondo nella consulenza immobiliare.
Una ripresa più veloce di quanto si potesse immaginare per l’intera area europea, le cui previsioni tengono conto di due variabili. La prima riguarda il quadro macroeconomico, che vede i tassi di interesse attuali posizionati a livelli bassissimi e gli istituti bancari che non vogliono rivedere le misure di supporto monetario alla popolazione. Uno scenario che, stando agli esperti, si protrarrà per i prossimi 18 mesi e correrà a favore della tenuta del mercato immobiliare. La seconda variabile concerne le tempistiche relative alla diffusione del vaccino anti Covid che, sempre secondo gli esperti, se rispettate porteranno gli investimenti nel mattone a crescere tra il 5 e il 10% nel 2021, per tornare ai livelli pre pandemia entro il 2022.
La domanda di locazione di spazi a uso uffici è quella che ha risentito maggiormente delle misure necessarie per il contenimento del Covid-19. In particolare, l’avanzamento dello smart working ha portato una perdita del 40% in nove mesi. Tuttavia, CBRE prospetta una ripresa del settore già a partire dal prossimo anno, con un grande interesse per soluzioni tecnologiche più all’avanguardia e posizioni centrali.
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