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Il rogito sulla prima casa: agevolazioni e costi

Il rogito è il passaggio chiave dell’atto di compravendita. Si tratta di un contratto che sancisce il trasferimento della proprietà di un immobile dal venditore all’acquirente e che viene stipulato davanti a un notaio al fine di certificare la regolarità della transazione. Anche per quanto riguarda un atto di compravendita in riferimento alla prima casa, il rogito notarile rende formale ed ufficiale il passaggio di proprietà dal venditore al compratore. In questo caso si possono riscontrare delle differenze, da ricercare prevalentemente nella categoria tasse e imposte. Per il rogito della prima casa, infatti, sono previste delle agevolazioni, purché in linea con particolari requisiti. L’immobile non può essere ubicato in comune di residenza diverso da quello dell’acquirente, il quale deve dichiarare la titolarità non esclusiva o in comunione con il proprio coniuge di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra casa che si trovi in quel comune, e deve dimostrare di non essere titolare sul territorio nazionale di diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o nuda proprietà su altra casa acquistata (anche dal coniuge) con le agevolazioni della prima casa. È altresì ammesso un cambio di residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile, ma nel rispetto dell’arco temporale non superiore ai 18 mesi successivi alla stipula del rogito.

Generalmente, in occasione dell’acquisto della prima casa, si ha diritto all’applicazione di un regime fiscale agevolato. Nel caso in cui l’acquisizione avvenga da un privato, il compratore non è tenuto a corrispondere l’IVA e dovrà versare un’imposta di registro del 2% (anziché del 9%), nonché un’imposta ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna. Quando l’acquisto si riferisce a una impresa costruttrice l’IVA prevista è al 4% (anziché al 10%), mentre le imposte di registro, ipotecarie e catastali si attestano rispettivamente a 200 euro. Inoltre, nell’eventualità che i tempi di completamento dei lavori superino i 5 anni, e nel caso in cui l’impresa costruttrice non preveda l’applicazione dell’IVA, l’imposta di registro da versare sarà pari al 2%. Il costo del rogito sulla prima casa dovrà anche tenere conto dei bolli, della trascrizione, delle volture e del corrispettivo per il notaio. Contestualmente al rogito, verrà formalizzato alla presenza del notaio anche l’eventuale contratto di mutuo

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