La pandemia ha ridefinito esigenze e preferenze della domanda anche nel mercato immobiliare. Le richieste di immobili in aree centrali sono state più frequentemente sostituite da quelle in zone periferiche e, in molti casi, dalla domanda di abitazioni in zone di campagna, pur con la necessità di provvedere a una ristrutturazione. Ristrutturazione che spesso comporta la sistemazione dell’intero immobile, a cominciare dalla sua struttura portante (impianti, travi, tramezzi) e passando poi all’interno (tinteggiatura, infissi, porte, finestre, pavimenti). A tal riguardo, uno degli spazi che merita attenzione è quello destinato alla cucina. Può essere in muratura o arredata secondo lo stile rustico con mobili e altri particolari in legno, credenze decapate per esibire porcellane e pentole in rame. Anche la zona notte può essere caratterizzata da un mobilio in legno, meglio se in alternanza con un altro protagonista delle case di campagna: il ferro battuto, adatto per i letti o per accessori vari. L’ideale sarebbe creare il giusto mix tra oggetti nuovi e d’altri tempi, seguendo il richiamo di un luogo immerso nella natura; spazio dunque a ceste in vimini, cappe, stufe, ma anche a tende, tappeti, coperte e cuscini in fibre naturali e con stampe a colori per rendere l’ambiente caldo e accogliente. Non meno importante è la sistemazione dell’area esterna. Le case in campagna dispongono solitamente di un ampio spazio all’aperto, che può essere sfruttato per realizzare un terrazzo oppure dei portici da utilizzare durante la stagione estiva. Anche il giardino deve avere un aspetto curato, con la possibilità di impiantare fiori, piante e alberi da frutto.
Le spese di ristrutturazione dipendono dalle condizioni in cui la casa si trova. Se la sistemazione prevede il rifacimento degli impianti elettrici e idraulici, dei pavimenti e dei tramezzi, per esempio, il costo può oscillare tra i 400 e gli 800 euro al metro quadro. Una spesa importante da considerare è quella relativa alla ristrutturazione del tetto, con un costo potrebbe variare dai 100 ai 180 euro al metro quadro. Ad incidere sul prezzo è, ovviamente, la scelta dei materiali a seconda delle preferenze; si possono scegliere dei materiali naturali, come il legno e la pietra, ma per risparmiare si può ricorrere al ferro battuto e al laminato, generalmente meno costoso del legno e capace di riprodurne l’effetto.
Tuttavia, sono a disposizione delle agevolazioni fiscali, che si traducono in vere e proprie detrazioni sulle quali poter contare per la ristrutturazione e l’acquisto dei mobili. Tra le misure previste dalla Legge di Bilancio 2021, infatti, vi è la proroga e l’estensione del Bonus Mobili, che consente una detrazione del 50% da ripartire in 10 anni su una spesa massima di 16.000 euro per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati ad immobile oggetto di ristrutturazione edilizia.
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