Sono molte le persone che scelgono di acquistare una casa che possa soddisfare le nuove esigenze, dovute specialmente all’avanzare della pandemia. Grazie ai favorevoli tassi dei mutui, che hanno toccato i minimi storici, in molti decidono di rivolgersi agli istituti di credito per ricevere un prestito. Tuttavia, quando risulta essere in corso un altro mutuo, quali possono essere gli scenari? Esiste un limite al numero di prestiti che le banche possono concedere?
La normativa attuale non prevede alcun limite. Infatti, il contenuto dell’articolo 1813 del codice civile, che disciplina il contratto di mutuo e le sue caratteristiche, non presenta alcun riferimento al numero di prestiti che un singolo può sottoscrivere. Ogni decisione dunque spetta agli istituti di credito, i quali si riservano la possibilità di scegliere se accettare o meno le richieste di più finanziamenti a seconda dei casi. A riguardo scendono in campo valutazioni che spesso coincidono con la capacità di rimborso, che si riferisce al merito creditizio e al reddito del singolo. Per questo è facile che un prestito possa essere concesso a coloro che ne hanno già in attivo, e che lo stesso venga negato a chi non possiede alcuna sottoscrizione: è l’istituto, infatti, a ponderare la situazione in base alle entrate e alle segnalazioni delle banche dati. Con un reddito elevato che permette il regolare versamento delle rate senza inficiare sul tenore abituale di vita, e uno storico “pulito” che non prevede conti in rosso o cambiali non pagate, risulta difficile non ottenere la concessione di credito.
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