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Palazzo Ducale a Venezia: la sua storia e le informazioni per la visita

Il Palazzo Ducale di Venezia, affacciato sulla splendida Piazza San Marco, è una testimonianza vivente dei secoli di storia e potere della Repubblica di Venezia. Costruito tra i secoli X e XI, il palazzo ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, diventando un capolavoro dell’architettura gotica veneziana.

Il Palazzo Ducale di Venezia è un vero scrigno di opere d’arte straordinarie, una collezione che attraversa secoli di storia e che rivela la ricchezza artistica della Repubblica di Venezia. Tra dipinti e sculture, il palazzo offre un affascinante viaggio nel cuore dell’arte veneziana.

Un viaggio nel tempo per scoprire il Palazzo Ducale di Venezia

Il nucleo iniziale del Palazzo Ducale era una struttura fortificata con torri angolari, risalente ai secoli X e XI. Nel XII secolo, il doge Sebastiano Ziani intraprese la prima ristrutturazione, trasformando la fortezza in un elegante palazzo. Nel corso del XIII e XIV secolo, sotto il dogado di Bartolomeo Gradenigo, il palazzo ha assunto la sua forma attuale.

L’architettura gotica del Palazzo Ducale è stata ulteriormente arricchita nel 1424 con l’estensione accanto alla Basilica di San Marco. La Porta della Carta, aggiunta nel 1442 dagli architetti Giovanni Bon e Bartolomeo Bon della Porta, è un esempio sublime dell’arte gotica veneziana. Gli interni ospitano gli appartamenti del Doge, ristrutturati dall’architetto Antonio Rizzo dopo l’incendio del 1483.

Durante il XVI secolo, il Palazzo ha vissuto momenti tumultuosi, con incendi devastanti alternati a restauri e miglioramenti. La Scala dei Giganti e la Crocifissione di Tintoretto sono tra le aggiunte notevoli di questo periodo.

Nel XVII secolo, le Prigioni Nuove furono aggiunte, collegate al palazzo dal famoso Ponte dei Sospiri, testimonianza di un’epoca in cui la giustizia veneziana era severa. Dopo la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, il palazzo fu adattato per scopi amministrativi, mantenendo anche la sua funzione carceraria.

Il Palazzo Ducale di Venezia oggi

Oggi, il Palazzo Ducale è un museo di grande rilevanza storica, che attrae visitatori da tutto il mondo. Oltre a offrire accesso a opere d’arte e ambienti storici, il palazzo è collegato ad altri importanti musei veneziani, come il Museo Correr, il Museo Archeologico e la Biblioteca Marciana, attraverso il Venice Museum Pass.

Il Palazzo Ducale è una testimonianza del potere e della cultura veneziana. Con itinerari come “Itinerari segreti di Palazzo Ducale” e “I tesori nascosti del doge“, i visitatori possono immergersi nella ricca storia di Venezia.

Una delle opere più iconiche all’interno del palazzo è la Crocifissione” di Tintoretto, un capolavoro che sostituisce un murale danneggiato dall’incendio del 1483. Quest’opera, realizzata nel XVI secolo, è il tesoro principale del Palazzo Ducale e rappresenta il talento eccezionale di Tintoretto nel catturare la drammaticità e l’emozione della scena. La crocifissione di Gesù Cristo è resa in modo potente e coinvolgente, con una maestria tecnica che rende l’opera una pietra miliare dell’arte veneziana.

Cosa scoprire del Palazzo Ducale di Venezia

Il Palazzo Ducale nasconde molte curiosità. La “Bocca di Leone”, una sorta di cassetta postale con la faccia di un leone, era utilizzata per denunciare pratiche illegali. La visita al palazzo culmina nelle prigioni, tra cui i famigerati Piombi, da cui Casanova fuggì nel 1756.

La facciata rosa al tramonto, la Sala del Senato con opere di Tintoretto e Palma il Giovane, la Sala del Collegio con dipinti di Paolo Veronese, sono solo alcune delle meraviglie che il palazzo offre ai visitatori.

La scala dei Giganti e le sale del Palazzo

La scala dei Giganti, maestosa e imponente, è l’entrata principale del palazzo. Utilizzata per l’investitura del Doge, è circondata da statue di Nettuno e Marte, simboli del dominio di Venezia sul mare e sulla guerra.

La sala del Senato, conosciuta anche come Sala dei Pregadi, è un altro gioiello del palazzo. La sala ospita opere di artisti rinomati come Tintoretto e Palma il Giovane. Il ciclo figurativo della sala celebra i dogi e le gesta della Repubblica di Venezia. In particolare, “Il trionfo di Venezia” di Domenico Tintoretto domina il soffitto ligneo della sala, circondato da altre opere che narrano la storia gloriosa della Serenissima

La sala del Collegio, cuore del Pien Collegio, è decorata con opere di Paolo Veronese, tra cui la spettacolare “Nettuno offre doni a Venezia” di Giambattista Tiepolo. Questa sala era il luogo in cui si riunivano i Savi e la Signoria, organi chiave del governo veneziano. Gli affreschi alle pareti raffigurano scene storiche e virtù del buon governo, offrendo una testimonianza visiva del ruolo centrale che il Collegio svolgeva nella struttura istituzionale di Venezia.

Infine, la sala delle Quattro Porte, progettata da Andrea Palladio, è una delle stanze più conosciute del Palazzo Ducale. Le quattro porte monumentali sono sostenute da colonne corinzie e decorazioni scultoree che evocano i compiti delle varie istituzioni veneziane. Questa sala, restaurata dopo l’incendio del 1574, offre una visione degli aspetti cerimoniali e rappresentativi del governo veneziano.

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