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Arena di Verona: storia, leggenda e informazioni per la visita

Nel cuore della pittoresca città di Verona, per chi visita la città è possibile trovare un monumento che incanta e ispira i visitatori da secoli: l’Arena di Verona. Questo maestoso anfiteatro romano è una testimonianza tangibile della grandiosità dell’antica architettura e della ricca storia della regione veneta.

Conosciuta anche come l’Anfiteatro Arena, fu eretta nel I secolo d.C., la sua costruzione è attribuita all’imperatore Augusto, e l’arena aveva lo scopo di ospitare combattimenti tra gladiatori, giochi e spettacoli pubblici. Con una capacità originaria di circa 30.000 spettatori, era uno degli anfiteatri più imponenti del suo tempo.

L’Arena di Verona nei secoli

Ciò che rende l’Arena di Verona un autentico tesoro storico è la sua sopravvivenza attraverso i secoli e le epoche. Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’arena fu utilizzata per vari scopi, tra cui attività artigianali e residenziali.  Fu nel Rinascimento che l’Arena di Verona conobbe una rinascita culturale. Nel XVI secolo, l’arena divenne l’emblema della città di Verona e fu restaurata per ospitare spettacoli teatrali e musicali. Questo fu il punto di partenza di una tradizione che continua ancora oggi, rendendo l’arena uno dei luoghi di spettacolo più celebrati al mondo. Oggi, l’Arena è universalmente rinomata per le sue rappresentazioni di opere liriche.

L’atmosfera unica e l’acustica straordinaria offrono un palcoscenico senza pari e ogni anno, migliaia di appassionati di opera da tutto il mondo si radunano in questo antico anfiteatro per essere trasportati in mondi di emozioni e musicalità. La struttura stessa è un’opera d’arte. Costruita principalmente con marmo rosa proveniente dalle cave locali, l’Arena di Verona sfoggia una facciata imponente e ben conservata. L’anfiteatro è un esempio straordinario di architettura romana, con le sue arcate e il sistema di gradinate che ancora oggi incantano i visitatori. Durante il periodo napoleonico, nel 1805, Verona si trovava sotto il dominio francese e fu in quell’anno che Napoleone Bonaparte visitò l’Arena.

Fu durante questa visita che si assistette alla caccia dei tori all’interno dell’anfiteatro, un evento che lasciò un’impronta indelebile nella storia del monumento. In seguito a questa visita, il governo stanziò fondi per il restauro della struttura. Luigi Trezza, incaricato di dirigere i lavori, elaborò un piano dettagliato che comprendeva la sistemazione dei gradini mancanti, il restauro del podio, delle volte più compromesse e delle scale che portavano ai diversi ordini.

Inoltre, fu ideato uno speciale stucco per le fessure, composto da calce viva, mattoni pestati e limatura di ferro. Nel corso dell’Ottocento, l’Arena fu teatro di varie manifestazioni, tra cui gare di equitazione, gare velocipedistiche, spettacoli di ascensione con aerostato e persino commedie. La sua versatilità come spazio per eventi popolari contribuì a mantenere viva la sua importanza nella vita sociale della città.

L’Arena di Verona oggi

Fu solo nel 1913 che l’Arena di Verona trovò la sua vocazione lirica definitiva, con la rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi che diede ufficialmente inizio al Festival lirico areniano. Da quel momento in poi, l’Arena divenne il più grande teatro lirico all’aperto del mondo, ospitando produzioni di opere celebri e attirando un pubblico internazionale di appassionati di musica.

Visitare, anche solo da fuori, l’Arena di Verona è un’esperienza davvero grandiosa così come lo è poter vedere il suo interno e assistere a uno spettacolo, sul sito ufficiale è possibile trovare tutta la programmazione per preventivare con anticipo la propria visita.  Proprio per la sua vocazione notturna è necessario pernottare almeno un giorno per vedere l’Arena nel migliore dei modi possibile ed è consigliabile farlo scegliendo un alloggio in modo smart e veloce così da avere tutto sotto controllo. Infine, un piccolo consiglio: per chi è interessato agli spettacoli e ai concerti l’anfiteatro romano di Verona è un altro bellissimo palcoscenico di cui tener conto dove è possibile godere di una vista privilegiata sulla città.

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