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Il 2022 è l’anno della rinascita del turismo

Il 2022 è l'anno della rinascita del turismo

Il 2022 è iniziato con il risorgere della Pandemia Covid-19 e con nuove tendenze turistiche. D’altronde il futuro dei viaggi sembra finalmente più roseo. Sono diversi i Paesi che stanno ammorbidendo le restrizioni di viaggio, quantomeno nei confronti delle persone vaccinate, e nell’ultimo periodo stiamo assistendo a significative riaperture, che lasciano bene sperare in una pronta ripartenza del settore turistico globale.

Un’indagine del World Travel & Tourism Council (Wttc) vede nella campagna vaccinale e nella fine delle restrizioni la strada per tornare ai livelli di occupazione e viaggi degli anni pre-pandemia. Stando alla ricerca, il contributo dell’industria turistica all’economia globale per il 2022 potrebbe raggiungere gli 8,5 trilioni di euro (ossia 8,5 miliardi di miliardi), di appena il 6.4% in meno rispetto al 2019.

Le tendenze 2022 da considerare

Il 2022 sarà ancora segnato prevalentemente dalle tendenze dal turismo nazionale e dal turismo di prossimità. Le destinazioni e gli operatori italiani dovranno ancora fare affidamento sui turisti del belpaese. Ma avremo anche un maggiore volume di turisti internazionali, soprattutto europei, rispetto al 2021.

Lo smart working è una tendenza consolidata, pertanto la possibilità di organizzare il proprio tempo di lavoro, si traduce nella tendenza di avere vacanze brevi, quelle di 2, 3 o 4 giorni, in destinazioni accessibili in relativamente poco tempo. Si prevede che le persone realizzeranno da 3 a 4 vacanze nell’arco dell’anno, includendo ovviamente, la classica vacanza principale.

Questa tendenza delle microvacanze, soprattutto in primavera ed autunno, per rigenerarsi e riposarsi, per respirare, continuerà nel 2022. Questo implica una minore stagionalità, e il bisogno di trovare delle destinazioni aperte, con servizi di ospitalità, ristorazioni ed attività turistiche operative. Ne trarranno sicuramente beneficio le strutture ricettive extralberghiere.

La preoccupazione ambientale e il risveglio della coscienza dei turisti fa sì che sia una tendenza che il turismo non può non considerare. Si va verso una domanda di turismo più consapevole. Questo si traduce in destinazioni di maggior valore. Ovvero quelle che avranno proposte con cura e rispetto verso l’ambiente, nell’utilizzo di prodotti locali e nella tanto decantata autenticità.

Dopo 18 mesi di giorni uno uguale all’altro, la voglia di evadere e fare qualcosa di diverso è più forte che mai. E per questo nel 2022 i viaggi restituiranno il sorriso e l’entusiasmo al rientro a casa.