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Venezia: alla scoperta del museo di Storia Naturale

Venezia Ăš una cittĂ  bellissima, con tantissime cose da vedere che una vita sola non basterebbe.  In questo articolo allora ci soffermeremo su una di essa ovvero sul Museo di Storia Naturale, un’avventura da vivere tutta d’un fiato e che puĂČ piacere a tutte le etĂ  grazie ai suoi tanti strati di lettura.

Scopriamo allora come organizzare a Venezia una visita che includa questa tappa e, possibilmente, anche alla bellissima Galleria d’arte moderna per una giornata incentrata sulla cultura.

Il museo di Storia Naturale di Venezia: una panoramica

Il museo di Storia Naturale di Venezia nasce dall’antico museo civico e raccolta Correr, dal nome del patrizio Teodoro Correr che nella prima metĂ  del XIX secolo, aveva dedicato la sua vita a raccogliere una vasta collezione di opere d’arte, oggetti storici e reperti naturalistici, che alla sua morte nel 1830 donĂČ al Comune di Venezia.

Nel 1923, il Comune di Venezia decise di collocare la collezione di storia naturale nel Fontego dei Turchi, un edificio emblematico che si affaccia sul Canal Grande. Questo edificio medievale, costruito nel XIII secolo dalla famiglia Pesaro, Ăš stato un tempo sede dei mercanti turchi a Venezia, fino a quando fu acquisito dal Comune nel 1859 e successivamente restaurato per ospitare il museo.

Il Fontego dei turchi: un edificio storico

Il Fontego dei Turchi, sede del Museo di Storia Naturale, Ăš un esempio straordinario di architettura medievale veneziana. La struttura, originariamente costruita come dimora per la nobile famiglia Pesaro, Ăš stata modificata e adattata nel corso dei secoli. Dal 1621 al 1838, servĂŹ come residenza e centro commerciale per i mercanti turchi a Venezia. Durante questo periodo, l’edificio fu profondamente trasformato per adattarsi alle esigenze commerciali e abitative dei suoi nuovi occupanti.

Quando il palazzo fu ceduto al Comune di Venezia, versava in uno stato di grave degrado. Fu allora che, sotto la direzione dell’ingegnere Federico Berchet, iniziĂČ un lungo processo di restauro che cercĂČ di riportare l’edificio alla sua forma originale del XIII secolo e questo ne ha fatto uno dei palazzi piĂč belli da vedere lungo il Canal Grande.

Le collezioni del museo

Il cuore del museo di Storia Naturale Ăš costituito dalle sue collezioni, che rappresentano una testimonianza della ricca tradizione di ricerca scientifica che ha caratterizzato Venezia. Queste collezioni comprendono 2 milioni di reperti; molte delle collezioni provengono da donazioni di studiosi e collezionisti veneziani. Nel corso degli anni, il Museo ha continuato ad arricchire il proprio patrimonio, acquisendo nuove collezioni, come_

  • quella entomologica;
  • la malacologica;
  • le collezioni etnologiche africane..

L’esposizione e il percorso di visita

Il Museo di Storia Naturale di Venezia offre un’esperienza di visita unica e coinvolgente, grazie a un allestimento museografico moderno che integra contenuti scientifici con elementi interattivi e multimediali. Il percorso espositivo Ăš suddiviso in diverse sezioni tematiche, distribuite su due piani dell’edificio.

Al piano terra, i visitatori possono ammirare la Galleria dei Cetacei, dove sono esposti due grandi scheletri di cetacei: una balenottera comune e un giovane capodoglio. Questa sezione offre un’esperienza immersiva, grazie anche alle gigantografie subacquee che decorano le vetrate e che evocano l’immensitĂ  dell’oceano.

Il secondo piano ospita tre sezioni principali. La prima, Sulle tracce della vita, Ăš dedicata alla paleontologia e racconta la storia della vita sulla Terra attraverso una vasta collezione di fossili, inclusi i resti di dinosauri scoperti durante le spedizioni scientifiche di Giancarlo Ligabue. Una delle attrazioni principali Ăš lo scheletro di Ouranosaurus nigeriensis, un dinosauro scoperto durante una spedizione nel deserto del TenerĂš, in Niger. Questa sezione non si limita a presentare i fossili come semplici reperti, ma li utilizza come strumenti per comprendere le dinamiche evolutive e geologiche che hanno modellato il nostro pianeta.

La sezione Raccogliere per stupire, raccogliere per studiare, invece, esplora l’evoluzione del collezionismo naturalistico e la nascita della museologia scientifica. Infine, Le strategie della vita offre un affascinante viaggio nella biodiversitĂ , illustrando come le diverse specie si siano adattate ai loro ambienti attraverso strategie di movimento e nutrizione.

La galleria dei cetacei e le strategie della vita: un approfondimento

La Galleria dei Cetacei Ăš uno degli spazi piĂč suggestivi del Museo. Qui, i visitatori possono osservare da vicino i giganteschi scheletri di una balenottera comune, lunga quasi 20 metri, e di un giovane capodoglio. Questi scheletri, sospesi al soffitto, offrono una visione imponente della maestositĂ  di questi mammiferi marini. L’esposizione Ăš arricchita da pannelli informativi e dispositivi audio che permettono di ascoltare i canti dei cetacei, creando un’esperienza multisensoriale.

Invece, la sezione dedicata alle strategie della vita offre un’esplorazione approfondita della biodiversitĂ  e delle strategie di sopravvivenza adottate dalle diverse specie. Dalla varietĂ  delle forme viventi all’adattamento agli ambienti terrestri, acquatici e aerei, la sezione evidenzia le incredibili analogie tra specie diverse che condividono lo stesso habitat. Il percorso espositivo si concentra su due temi principali: il movimento e la nutrizione.

Tiriamo delle conclusioni su Venezia e il museo di Storia Naturale

Venezia deve essere vissuta, visitata in piĂč giorni per coglierne l’atmosfera, questa cittĂ  ha delle vibrazioni che sono solo sue e uniche nel mondo. Come fare per allungare la visita allora? È davvero facile basta:

Agendo in questo modo in pochi passi Ăš possibile ridurre considerevolmente il budget dedicato e pernottare per piĂč giorni in tutta comoditĂ .

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